Nessuno può ridurci al silenzio
Questo poster, raffigurante l’abbraccio tra Giulio Regeni e Patrick Zaki, é stato affisso nella notte tra il 10 e l’11 febbraio 2020 in via Salaria, a Roma, sul muro che circonda il parco di Villa Ada, all’interno del quale ha sede l’ambasciata d’Egitto.
L’opera voleva attirare l’attenzione sul caso di Patrick Zaki, giovane studente dell’università di Bologna, attivista per i diritti umani, arrestato in Egitto nei primi giorni di febbraio ’20, ma anche chiedere una volta in più verità per Giulio Regeni.
Il poster è stato rimosso dopo circa 36 ore dalla sua affissione da ignoti.
In seguito a questo episodio, sullo stesso muro è comparso un altro poster a rappresentare il momento dello strappo.
Le immagini di quest’opera sono state diffuse in tutto il mondo attraverso giornali, telegiornali, agenzie di stampa, diventando virali sul web e arrivando sulle prime pagine di molti quotidiani nazionali italiani.